Diaspora giapponese

Mappa della Diaspora giapponese.
Giapponesi presso un centro per l'emigrazione di Kōbe, 1956

La diaspora giapponese è la migrazione volontaria o forzata del popolo giapponese verso l'estero, verificatasi in diversi periodi della storia. La prima emigrazione dal Giappone si verificò già durante il XII secolo verso le Filippine, ma non divenne un fenomeno di massa almeno fino al periodo Meiji, quando i giapponesi iniziarono a spostarsi verso il Nord e il Sud America in cerca di nuove opportunità di lavoro. Si verificò anche una significativa migrazione verso i territori d'oltremare dell'Impero durante il periodo coloniale; tuttavia, la maggior parte degli emigrati fece ritorno in patria dopo la fine della guerra del Pacifico, a seguito della resa del Giappone.

Al mondo vi sono approssimativamente 3,8 milioni[1] di nikkei, termine con cui vengono identificati gli emigrati giapponesi in terre straniere e i loro discendenti. Gran parte di essi risiede in Brasile, più precisamente negli stati di San Paolo e Paraná, mentre negli Stati Uniti essi sono maggiormente concentrati nelle Hawaii, in California e nello stato di Washington. Un piccolo gruppo di cittadini di origine nipponica vive anche in Canada, in Europa e in Oceania. A queste comunità di più remoto insediamento si aggiungono circa un milione di cittadini giapponesi residenti all'estero, in numerosi paesi.

  1. ^ (EN) Who are "Nikkei & Japanese Abroad"?, su jadesas.or.jp. URL consultato il 3 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2013).

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